venerdì 7 marzo 2014

Un Angelo alla mia tavola


Conversazione con Costanza Arduino, autrice del libro "Abbracci celesti", della fiaba per bambini "Angelungo e Angelondo", e grande esperta di Angeli.




Chi sono gli angeli?

Quante ore ho a disposizione? (ride)
Gli angeli sono degli esseri spirituali, evoluti più di noi – perché anche noi siamo esseri spirituali – ma la differenza è che noi viviamo in un corpo fisico perché dobbiamo fare questa esperienza terrena. Quello che ci differenzia sono le vibrazioni: perché tutto quello che esiste è fatto di vibrazioni, anche questo tavolo, questo bicchiere, il registratore sono fatti di vibrazioni. Essendo oggetti molto densi hanno vibrazioni molto lente e pesanti. Gli angeli hanno vibrazioni talmente leggere e veloci che normalmente sono invisibili ai nostri sensi. Un'altra differenza rispetto a noi è che loro non hanno mai vissuto in un corpo fisico, quindi noi spesso confondiamo le nostre guide con gli angeli. Spesso si sente dire “mia nonna è il mio angelo custode”... Ma sono due cose diverse. Una cosa è l'angelo che non è mai vissuto in un corpo umano, altra è ad esempio tua nonna che ti fa da guida spirituale in questa vita perché ti ha voluto bene, vuole starti vicino, e sta in questa dimensione intermedia per accompagnarti e darti dei consigli. Ma anche se i nostri cari nell'aldilà sono ad un livello più elevato del nostro, conservano il loro carattere, il loro ego. L'angelo invece non ha mai provato l'esistenza terrena.

Hai detto che “normalmente” sono invisibili. Mi sembra di capire dalle tue parole che invece si possano vedere...

Sono invisibili ai sensi “normali”, comuni. Ma tutti noi, oltre ai sensi conosciuti, ne abbiamo altri che comunque possiamo sviluppare. Quindi tutti possiamo sviluppare la capacità di percepire gli angeli. Tanti di noi li hanno già sviluppati, ma non lo sanno.
Gli angeli comunicano sempre con noi. Ognuno ha degli angeli intorno. Loro ci sono sempre, ma intervengono solo se noi li chiamiamo. Questa è una cosa fondamentale: perché noi abbiamo il libero arbitrio, quindi gli angeli possono starci vicino mentre facciamo le stupidaggini più grosse di questo mondo, ma se noi non chiediamo il loro aiuto non intervengono, ci lasciano anche sbagliare. Se però li chiamiamo, poi dobbiamo stare attenti a sentire le loro risposte. È qui che bisogna imparare a sviluppare i sensi, dato che gli angeli parlano a tutti.
Tanta gente li sente o li vede ma non sa che sono loro, oppure non fa caso a certi segnali perché difficilmente l'angelo si presenta come tu ti sei presentato a me questa sera! Hanno un loro linguaggio. Avendo delle vibrazioni più alte, fanno anche difficoltà a mettersi a livello delle nostre. Hanno un loro codice, un loro linguaggio che dobbiamo imparare a percepire, ad ascoltare.
Si possono presentare tramite la vista, ad esempio con delle luci colorate, scie luminose che appaiono nel nostro campo visivo, delle aure, delle ombre, e chi ha già questa particolarità sviluppata o ha fatto sufficiente esercizio può anche arrivare a vedere l'angelo come una persona. Ma non è la vista la sola modalità. Nei miei corsi sugli angeli ci sono persone che hanno la facoltà di sentirli, ma vogliono vederli, e si fissano su questo... ma possiamo percepirli in altri modi, ad esempio con la voce. Spesso ci capita di sentire chiamare il nostro nome, specialmente alla mattina appena svegli, perché nello stato di dormiveglia la mente non lavora, non giudica. Sono gli angeli che richiedono la nostra attenzione, magari vogliono solo salutarci, o farci capire che ci sono, o semplicemente vogliono che ci interessiamo a loro, e quindi ci chiamano. Oppure possiamo sentire un tintinnio vicino alle orecchie. Ma si può arrivare anche ad ascoltare delle voci, come fossero voci fuori campo. Oppure possiamo avere delle sensazioni (che tante volte sottovalutiamo): una carezza sulla testa, una pacca sulla spalla, sensazioni di caldo o freddo quando entri in una stanza. Anche con dei profumi improvvisi che arrivano in un luogo dove non ci sono assolutamente fiori... Le modalità son tantissime, siamo noi che non siamo capaci di ascoltarle o ci immaginiamo di vedere arrivare l'arcangelo Michele con la spada, mentre loro si fanno ascoltare non solo con sensazioni fisiche, ma anche emotive.
Ad esempio, sei in un momento di difficoltà e ti arriva questa sensazione di profonda gioia, di speranza e sai che tutto si aggiusterà... Sono loro che si fanno sentire in questo modo.

Nella cultura cattolica popolare l'angelo è un bambinello biondo con le alucce. Rispetto a questa immagine, come si pone la visione di un angelo?

Diciamo che l'angelo si fa vedere come vuoi vederlo tu. Se ti aspetti di vederlo con le ali, e dovesse farsi vedere da te, si farà vedere con le ali.
L'angelo c'è in qualsiasi religione, in qualsiasi cultura, ma ognuno lo vede secondo il proprio vissuto.

È una cosa che trascende il cristianesimo, quindi?

Sì. Ci sono angeli che arrivano a prendere anche sembianze umane, arrivano ad aiutarti in quel momento lì e poi scompaiono, perché in un altro modo non potrebbero farsi vedere.
È più facile vederli come dei globi luminosi, con delle fattezze umane ma non particolareggiate. Ma le ali non sono necessarie, dato che si spostano con estrema velocità e possono essere in diversi posti contemporaneamente.
Sono stati rappresentati con le ali perché angelo vuol dire “messaggero”.

Un messaggero è qualcuno che porta un messaggio da un luogo a un altro. Se noi siamo quest'altro luogo a cui i messaggi arrivano, il luogo da cui partono qual è, se di luogo si può parlare?

Infatti non si può parlare di luogo. Anche lì, secondo quello che noi ci aspettiamo. Sono tramite tra Dio e noi, ma anche qui ci sarebbe da parlarne per giorni interi: Dio, la divinità, il Tutto... dipende da come lo vuoi chiamare.

Tu hai scritto due libri che hanno per tema gli angeli. Come sono nati?

A dire la verità, non avevo intenzione di scrivere libri sugli angeli.
Io vedevo già queste figure da bambina, ma mi hanno fatto capire che non era tanto normale vedere o sentire certe cose, quindi ho stoppato questa particolarità abbastanza presto. Finché qualche anno fa, in un periodo in cui ero abbastanza in difficoltà, mi sono svegliata una notte e mi sono messa a disegnare. Così sono nati i primi disegni di angeli, e al mattino quando mi sono svegliata non riuscivo a riconoscere la mia mano, sembrava che li avesse fatti qualcun altro. Mi sono ritrovata con questi disegni che rappresentavano i sette angeli dei chakra, e all'epoca li avevo messi in un cassetto. Però mi tornava l'idea che se i disegni erano arrivati in questo modo strano, all'improvviso, voleva dire che dovevo farne qualcosa. Quindi li ho presi e li ho presentati alla casa editrice che poi li ha editati. Pensavo di offrirli a qualcuno che volesse scrivere un libro sull'argomento. Ma sette non bastavano, e l'editore mi disse di farne altri, e di scrivere. Lì sono andata un po' in crisi... Poi un'estate un'amica mi prestò la sua casa in campagna. Cominciai a camminare per le vigne con matite e fogli nelle tasche... e invece dei disegni arrivarono le parole, in forma di meditazione. E quindi scrivevo e scrivevo, e alla fine mi sono accorta di essere riuscita a scrivere prima ancora che a disegnare. Ho dovuto fare poi il contrario di quello che immaginavo, cioè illustrare gli scritti con i disegni. E così piano piano è nato questo libro, fatto di ventidue carte e ventidue meditazioni da abbinare.

Quindi anche l'ispirazione proviene dagli angeli.

Sì. È un altro modo di comunicare. Tantissimi scienziati, inventori, hanno avuto ispirazioni provenienti da loro.

E il secondo libro?

Anche quello è arrivato in una maniera molto simile. Una mattina mi sono svegliata con una voce che mi girava in testa, come se mi raccontasse una storia. Ho cominciato subito a trascrivere, e così è venuto fuori un libro per bambini. Non credo di avere nessun merito, perché potrei proprio dire che mi è stato dettato! Il merito semmai è stato quello di fare i disegni dei personaggi così come li immaginavo mentre scrivevo, ma del testo non ho più cambiato niente, neanche una virgola.

Questi esseri di luce hanno delle finalità, o anche questo è un discorso umano, troppo umano?

Tutti veniamo al mondo con uno scopo. Quando è finita un'incarnazione e dobbiamo cominciarne un'altra, decidiamo a tavolino quale sarà. Immaginala così: ci mettiamo lì con gli angeli tutti intorno al tavolo (l'arcangelo Gabriele è lo specialista di questa attività) e con loro decidiamo in che famiglia vogliamo nascere, in che contesto sociale, in quale epoca, e qual è lo scopo della nostra vita. Dopo di che, venuti sulla terra, ci dimentichiamo di tutto. Il compito dell'esistenza è ricordare qual è il nostro scopo, e cercare anche di realizzarlo. Prima di reincarnarci facciamo anche questa promessa: che utilizzeremo al meglio la vita che ci viene data e che metteremo al servizio degli altri quello che è il nostro talento.
Solo che arrivati qua siamo nella nebbia, no? Arriviamo dal mondo dell'unità nel mondo della dualità, e perdiamo facilmente la bussola.
Uno dei principali compiti dell'angelo è farci ricordare qual è lo scopo della nostra vita e aiutarci a compierlo. Ci proteggono e guidano proprio per questo, perché loro non si sono dimenticati della nostra promessa. Anche le classiche coincidenze, il caso... quello è proprio il giochino degli angeli, loro sono maestri nelle coincidenze. Nel momento in cui noi incrociamo la strada che dobbiamo fare, quello è il momento in cui l'angelo si manifesta con ciò che chiamiamo caso, coincidenza, per farci capire che siamo vicini a intraprendere la strada giusta.

Ci sono gerarchie tra gli angeli?

Ci sono libri interi sull'argomento. La kabbala è quella più attendibile. Ti posso dire che, così come per gli uomini, ci sono tanti tipi di angeli. Alcuni hanno energie minori, altri più grandi. Angeli minori possono essere quelli che stanno vicino a noi, gli angeli custodi; poi ci sono quelli che stanno a capo di grandi progetti universali, gli angeli delle foreste, delle catene montuose, quelli che devono promuovere la pace, fino ad arrivare ai più grandi, gli angeli delle nazioni, dei pianeti, delle galassie... Immaginati che energia enorme hanno questi ultimi.

Se l'obiettivo tende sempre al bene, possiamo dunque dire che un feroce dittatore semplicemente gli angeli non li ha mai ascoltati?

Tutti quando nasciamo abbiamo l'angelo vicino. E le vibrazioni che hanno loro sono di luce... Quando li ascolti, è perché ti avvicini alle loro vibrazioni. Non per niente si possono percepire più facilmente negli stati meditativi, dove alzi le tue vibrazioni a un livello più vicino alle loro frequenze.
Poi, come ripeto, esiste il libero arbitrio, se non li vuoi ascoltare non li ascolti.

Ci sono angeli qui, adesso?


Sì, ci sono (sorride) ...

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