martedì 24 giugno 2014

Stelle danzanti



Conversazione con Gianni Novello, conduttore della Meditazione dei Cinque Ritmi di Gabrielle Roth, Costellatore Familiare, e... gran ballerino! 







Se mi avessero detto "stasera vieni a ballare" non avrei fatto un passo. E invece ho partecipato ad una sessione dei Cinque Ritmi condotta da Gianni Novello e ho scoperto che non solo so ballare, ma mi è anche piaciuto! Perché in questa forma di meditazione dinamica la danza non consiste nell'imparare con precisione dei passi, ma nel lasciar andare le energie del proprio corpo e della propria mente in un'esperienza che diverte, commuove, scatena e pacifica.

Come ti sei avvicinato ai Cinque Ritmi di Gabrielle Roth?

Ho conosciuto la meditazione dei 5 ritmi di Gabrielle Roth, unitamente a molti altri tipi di meditazioni dinamiche, nel 2000, quando ho iniziato un training di tantra con Elmar e Michaela Zadra. Devo dire con sincerità che è una delle meditazioni dinamiche che mi piace di più e che ho approfondito e sperimentato di più durante tutti questi anni.

In che senso si parla di meditazione dinamica?

Si parla di meditazioni dinamiche in quanto il movimento, il respiro e l'esercizio corporeo sono fondamentali, al fine di stabilire un contatto e un'unione tra mente e corpo. Non dico nulla di nuovo, lo yoga ne parla da 5000 anni, eppure per noi occidentali con troppa mente, o almeno per me, utilizzare delle meditazioni dinamiche - di movimento - mi ha aiutato davvero molto ad andare oltre gli schemi e le abitudini mentali consolidate, per affidarsi più all'autenticità del corpo che a quella della mente, perché a volte la mente, ménte....

Come costruisci la tua "compilation"?
La compilation. Questa è una domanda che mi viene fatta molto spesso e potrei rispondere che non la preparo mai prima, ma a seconda del gruppo e dell'energia che ho davanti e che sento di volta in volta. Di fatto, come avrai visto, ho una serie di cd che ho comprato nel corso degli anni e che ho suddiviso per ritmo, poi a seconda del gruppo che mi trovo davanti e in base al mio sentire di ciò che ritengo che quel gruppo sia in grado di reggere, la costruisco sul momento pescando sui cd di quello specifico ritmo. Lo stesso per la durata di ogni singolo ritmo.





Il giorno seguente ho partecipato a un incontro di Costellazioni Familiari, ed è stata una scoperta interessantissima. Sebbene io non sia stato "costellato", il semplice fatto di interpretare dei ruoli mi ha fatto capire delle cose su di me e sulla mia storia a cui forse non sarei mai arrivato.

Come sei arrivato alle costellazioni?

Ho conosciuto le costellazioni familiari durante un training di tantra con Elmar e Michaela Zadra nell'anno 1999-2000, in cui si andavano ad affrontare i propri mostri interiori (questo era il titolo del corso specificio all'interno del training). Era un assaggio di scenario familiare, ma ne rimasi molto colpito e incuriosito e nel 2003 iniziai uno specifico training di formazione con l'Associazione Bert Hellinger Italia durato tre anni, in cui ho lavorato molto sul mio scenario familiare e successivamente sul come condurre.....

Quanto indietro nel tempo si può risalire durante una costellazione, e in che modo visualizzare i conflitti passati ci aiuta a comprendere i presenti e ad affrontare i futuri?

Si può andare indietro nel tempo fino a 7 generazioni. Perchè sette? Perchè ciò che è stato commesso fino a 7 generazioni può influire nelle generazioni successive e condizionare fortemente il comportamento di chi viene dopo. Se mi chiedi il perchè fino a 7 generazioni, non te lo so dire. Ma come avrai visto e mi hai sentito dire, nelle costellazioni familiari il tutto é fenomenologico, ossia avviene sempre così. Capisco che ciò sia poco scientifico, ma anche molto istruttivo per noi umani che vorremmo avere una spiegazione per tutto. In fondo dobbiamo renderci conto che a volte, senza esserne consapevoli, siamo a servizio di forze molto più grandi.... forse dovremmo semplicemente entrare in allineamento con queste forze ed entrare nel flusso della vita, e sarebbe tutto più semplice.
Come avrai visto durante la sessione, visualizzare le problematiche e i segreti passati ci aiuta non solo a comprendere, ma a vedere il tutto in un quadro molto più ampio rispetto alla nostra ottica e ciò favorisce la riconciliazione, che è ciò che la nostra anima persegue. Questo consente di non portare più i pesi del passato di cui ci facciamo carico inconsapevolmente e che appartengono ad altri, permettendoci di andare liberamente verso la nostra vita presente e futura.

Se ti dicessi che vedendo una seduta di costellazioni ho capito Shakespeare, tu che cosa risponderesti?

Che è molto interessante e che sei andato al nocciolo di ciò che succede quando si fa una rappresentazione di una costellazione familiare. La cosa interessante e che i rappresentanti sentono contestualmente l'energia e il sistema familiare di chi mette in scena ma anche se ci sono fatti e sensazioni che ci toccano perchè hanno a che vedere con il nostro scenario familiare...

Quando entriamo come rappresentanti in una costellazione familiare, diventiamo degli attori naturali e disinvolti a servizio della persona che mette in scena.... forse è questo che vuoi dire quando dici che hai capito Shakespeare... !

Parallelo alla riga # 6



       L'universo ha tanti centri quanti sono gli esseri viventi che contiene.

            Aleksandr Solženicyn,

Arcipelago Gulag 

martedì 3 giugno 2014

Touch for Healt


Conversazione con Simonetta Lisa, operatrice del metodo kinesiologico Touch for Healt.





Come sei arrivata alla Kinesiologia?

In un percorso di naturopatia, quindi erano molte le discipline a cui mi ero già approcciata. Ma quando ho partecipato alla prima lezione del corso di kinesiologia mi sono resa conto che era una disciplina totalmente diversa da quelle che già conoscevo, forse quella col taglio che mi apparteneva di più. Ho fatto prima delle sedute individuali, e poi ho continuato facendo dei corsi. Ho lavorato subito su temi che mi erano molto cari, come il rapporto coi miei genitori... sono proprio partita alla grande! Questo anche per vedere come funzionava, perché prima di appassionarmi e proporlo agli altri volevo vedere su di me che effetto avrebbe avuto.

Che differenza c'è tra la chinesiologia applicata e il Touch for healt?

Il Touch for healt ha un taglio basato sui principi della medicina cinese, quindi non soltanto di lavoro sui muscoli o sui tendini, ma considerando la persona nel suo insieme: cioè da un punto di vista fisico-strutturale, energetico, emotivo ed anche da un punto di vista chimico e nutrizionale. È un ascolto e un dialogo col corpo della persona, e tramite dei leggeri test muscolari viene anche individuata la tecnica appropriata per ristabilire l'equilibrio ed affrontare il disagio che la persona vive in quel momento.

Di volta in volta decidi quale approccio utilizzare, o li utilizzi tutti?

In kinesiologia si lavora a traguardi. Quindi la persona sceglie l'aspetto della sua vita su cui ha voglia di lavorare o per cui vuole migliorare, perché magari non è contenta di qualcosa, che può essere: un dolore fisico, quindi star meglio fisicamente, riuscire a muovere con agio un arto piuttosto che piegarsi, oppure un blocco emozionale (ad esempio “trovo sempre il compagno/la compagna sbagliata”, “non riesco ad andare d'accordo con mia suocera...”, “non riesco a guadagnare quello che voglio”...). Quindi la kinesiologia lavora su aspetti molto ampi, che riguardano proprio il soddisfacimento della persona.

Perciò anche sulle motivazioni personali...

Certo. E sull'utilizzo dei propri talenti, perché sappiamo che molte volte le persone non utilizzano i loro talenti. Il lavoro dal punto di vista chimico invece funziona così: mentre ci impegniamo a raggiungere un certo traguardo magari stiamo assumendo un alimento che ci piace, ma che in quel contesto ci impedisce (seguendo i principi della medicina tradizionale cinese anche il cibo è collegato a determinati elementi, e a determinati organi) di arrivare all'obiettivo prefissato. Per questo a volte si fanno anche dei test energetici alimentari.
Non è mai il terapeuta che decide, ma è sempre tramite questi leggeri test muscolari che il cliente sceglie la tecnica più appropriata per lui in quel momento, quindi in questo senso è anche un lavoro “ecologico”.

Come nasce questa tecnica?

Nasce negli anni '60 quando il suo fondatore, George Goodheart, scoprì quasi per caso che le risposte muscolari dei suoi pazienti (era un medico) mutavano a seconda di ciò che appoggiava al muscolo. Poteva essere un alimento, ma anche una situazione o un'emozione; la persona pensava a una cosa, e la risposta muscolare era diversa. Da quello partì tutto.

Il Touch for healt è riconosciuto?

L'Australia è il primo posto in cui è stato riconosciuto, naturalmente ci sono molte altre nazioni, ma in Italia sebbene ci sia da venticinque anni se ne sente parlare ancora pochissimo.

Perché una persona dovrebbe scegliere di fare kinesiologia?


Per migliorare certi aspetti della sua vita di cui non è soddisfatto, oppure per raggiungere dei traguardi, per superare dei blocchi emotivi o ancora, semplicemente, per essere più felice!



Parallelo alla riga # 5



A curare è l'intonazione con cui si parla al malato.


                             Josif Brodskij, 
    
       Per compiacere un'ombra