Conversazione con Costanza Arduino, autrice del libro "Abbracci celesti", della fiaba per bambini "Angelungo e Angelondo", e grande esperta di Angeli.
Chi
sono gli angeli?
Quante
ore ho a disposizione? (ride)
Gli
angeli sono degli esseri spirituali, evoluti più di noi – perché
anche noi siamo esseri spirituali – ma la differenza è che noi
viviamo in un corpo fisico perché dobbiamo fare questa esperienza
terrena. Quello che ci differenzia sono le vibrazioni: perché tutto
quello che esiste è fatto di vibrazioni, anche questo tavolo, questo
bicchiere, il registratore sono fatti di vibrazioni. Essendo oggetti
molto densi hanno vibrazioni molto lente e pesanti. Gli angeli hanno
vibrazioni talmente leggere e veloci che normalmente sono invisibili
ai nostri sensi. Un'altra differenza rispetto a noi è che loro non
hanno mai vissuto in un corpo fisico, quindi noi spesso confondiamo
le nostre guide con gli angeli. Spesso si sente dire “mia nonna è
il mio angelo custode”... Ma sono due cose diverse. Una cosa è
l'angelo che non è mai vissuto in un corpo umano, altra è ad
esempio tua nonna che ti fa da guida spirituale in questa vita perché
ti ha voluto bene, vuole starti vicino, e sta in questa dimensione
intermedia per accompagnarti e darti dei consigli. Ma anche se i
nostri cari nell'aldilà sono ad un livello più elevato del nostro,
conservano il loro carattere, il loro ego. L'angelo invece non ha mai
provato l'esistenza terrena.
Hai
detto che “normalmente” sono invisibili. Mi sembra di capire
dalle tue parole che invece si possano vedere...
Sono
invisibili ai sensi “normali”, comuni. Ma tutti noi, oltre ai
sensi conosciuti, ne abbiamo altri che comunque possiamo sviluppare.
Quindi tutti possiamo sviluppare la capacità di percepire gli
angeli. Tanti di noi li hanno già sviluppati, ma non lo sanno.
Gli
angeli comunicano sempre con noi. Ognuno ha degli angeli intorno.
Loro ci sono sempre, ma intervengono solo se noi li chiamiamo. Questa
è una cosa fondamentale: perché noi abbiamo il libero arbitrio,
quindi gli angeli possono starci vicino mentre facciamo le
stupidaggini più grosse di questo mondo, ma se noi non chiediamo il
loro aiuto non intervengono, ci lasciano anche sbagliare. Se però li
chiamiamo, poi dobbiamo stare attenti a sentire le loro risposte. È
qui che bisogna imparare a sviluppare i sensi, dato che gli angeli
parlano a tutti.
Tanta
gente li sente o li vede ma non sa che sono loro, oppure non fa caso
a certi segnali perché difficilmente l'angelo si presenta come tu ti
sei presentato a me questa sera! Hanno un loro linguaggio. Avendo
delle vibrazioni più alte, fanno anche difficoltà a mettersi a
livello delle nostre. Hanno un loro codice, un loro linguaggio che
dobbiamo imparare a percepire, ad ascoltare.
Si
possono presentare tramite la vista, ad esempio con delle luci
colorate, scie luminose che appaiono nel nostro campo visivo, delle
aure, delle ombre, e chi ha già questa particolarità sviluppata o
ha fatto sufficiente esercizio può anche arrivare a vedere l'angelo
come una persona. Ma non è la vista la sola modalità. Nei miei
corsi sugli angeli ci sono persone che hanno la facoltà di sentirli,
ma vogliono vederli, e si fissano su questo... ma possiamo percepirli
in altri modi, ad esempio con la voce. Spesso ci capita di sentire
chiamare il nostro nome, specialmente alla mattina appena svegli,
perché nello stato di dormiveglia la mente non lavora, non giudica.
Sono gli angeli che richiedono la nostra attenzione, magari vogliono
solo salutarci, o farci capire che ci sono, o semplicemente vogliono
che ci interessiamo a loro, e quindi ci chiamano. Oppure possiamo
sentire un tintinnio vicino alle orecchie. Ma si può arrivare anche
ad ascoltare delle voci, come fossero voci fuori campo. Oppure
possiamo avere delle sensazioni (che tante volte sottovalutiamo): una
carezza sulla testa, una pacca sulla spalla, sensazioni di caldo o
freddo quando entri in una stanza. Anche con dei profumi improvvisi
che arrivano in un luogo dove non ci sono assolutamente fiori... Le
modalità son tantissime, siamo noi che non siamo capaci di
ascoltarle o ci immaginiamo di vedere arrivare l'arcangelo Michele
con la spada, mentre loro si fanno ascoltare non solo con sensazioni
fisiche, ma anche emotive.
Ad
esempio, sei in un momento di difficoltà e ti arriva questa
sensazione di profonda gioia, di speranza e sai che tutto si
aggiusterà... Sono loro che si fanno sentire in questo modo.
Nella
cultura cattolica popolare l'angelo è un bambinello biondo con le
alucce. Rispetto a questa immagine, come si pone la visione di un
angelo?
Diciamo
che l'angelo si fa vedere come vuoi vederlo tu. Se ti aspetti di
vederlo con le ali, e dovesse farsi vedere da te, si farà vedere con
le ali.
L'angelo
c'è in qualsiasi religione, in qualsiasi cultura, ma ognuno lo vede
secondo il proprio vissuto.
È
una cosa che trascende il cristianesimo, quindi?
Sì. Ci sono angeli che arrivano a prendere anche sembianze umane,
arrivano ad aiutarti in quel momento lì e poi scompaiono, perché in
un altro modo non potrebbero farsi vedere.
È
più facile vederli come dei globi luminosi, con delle fattezze umane
ma non particolareggiate. Ma le ali non sono necessarie, dato che si
spostano con estrema velocità e possono essere in diversi posti
contemporaneamente.
Sono
stati rappresentati con le ali perché angelo vuol dire “messaggero”.
Un
messaggero è qualcuno che porta un messaggio da un luogo a un altro.
Se noi siamo quest'altro luogo a cui i messaggi arrivano, il luogo da
cui partono qual è, se di luogo si può parlare?
Infatti
non si può parlare di luogo. Anche lì, secondo quello che noi ci
aspettiamo. Sono tramite tra Dio e noi, ma anche qui ci sarebbe da
parlarne per giorni interi: Dio, la divinità, il Tutto... dipende da
come lo vuoi chiamare.
Tu
hai scritto due libri che hanno per tema gli angeli. Come sono nati?
A
dire la verità, non avevo intenzione di scrivere libri sugli angeli.
Io
vedevo già queste figure da bambina, ma mi hanno fatto capire che
non era tanto normale vedere o sentire certe cose, quindi ho stoppato
questa particolarità abbastanza presto. Finché qualche anno fa, in
un periodo in cui ero abbastanza in difficoltà, mi sono svegliata
una notte e mi sono messa a disegnare. Così sono nati i primi
disegni di angeli, e al mattino quando mi sono svegliata non riuscivo
a riconoscere la mia mano, sembrava che li avesse fatti qualcun
altro. Mi sono ritrovata con questi disegni che rappresentavano i
sette angeli dei chakra, e all'epoca li avevo messi in un cassetto.
Però mi tornava l'idea che se i disegni erano arrivati in questo
modo strano, all'improvviso, voleva dire che dovevo farne qualcosa.
Quindi li ho presi e li ho presentati alla casa editrice che poi li
ha editati. Pensavo di offrirli a qualcuno che volesse scrivere un
libro sull'argomento. Ma sette non bastavano, e l'editore mi disse di
farne altri, e di scrivere. Lì sono andata un po' in crisi... Poi
un'estate un'amica mi prestò la sua casa in campagna. Cominciai a
camminare per le vigne con matite e fogli nelle tasche... e invece
dei disegni arrivarono le parole, in forma di meditazione. E quindi
scrivevo e scrivevo, e alla fine mi sono accorta di essere riuscita
a scrivere prima ancora che a disegnare. Ho dovuto fare poi il
contrario di quello che immaginavo, cioè illustrare gli scritti con
i disegni. E così piano piano è nato questo libro, fatto di
ventidue carte e ventidue meditazioni da abbinare.
Quindi
anche l'ispirazione proviene dagli angeli.
Sì.
È un altro modo di comunicare. Tantissimi scienziati, inventori,
hanno avuto ispirazioni provenienti da loro.
E
il secondo libro?
Anche
quello è arrivato in una maniera molto simile. Una mattina mi sono
svegliata con una voce che mi girava in testa, come se mi raccontasse
una storia. Ho cominciato subito a trascrivere, e così è venuto
fuori un libro per bambini. Non credo di avere nessun merito, perché
potrei proprio dire che mi è stato dettato! Il merito semmai è
stato quello di fare i disegni dei personaggi così come li
immaginavo mentre scrivevo, ma del testo non ho più cambiato niente,
neanche una virgola.
Questi
esseri di luce hanno delle finalità, o anche questo è un discorso
umano, troppo umano?
Tutti
veniamo al mondo con uno scopo. Quando è finita un'incarnazione e
dobbiamo cominciarne un'altra, decidiamo a tavolino quale sarà.
Immaginala così: ci mettiamo lì con gli angeli tutti intorno al
tavolo (l'arcangelo Gabriele è lo specialista di questa attività) e
con loro decidiamo in che famiglia vogliamo nascere, in che contesto
sociale, in quale epoca, e qual è lo scopo della nostra vita. Dopo
di che, venuti sulla terra, ci dimentichiamo di tutto. Il compito
dell'esistenza è ricordare qual è il nostro scopo, e cercare anche
di realizzarlo. Prima di reincarnarci facciamo anche questa promessa:
che utilizzeremo al meglio la vita che ci viene data e che metteremo
al servizio degli altri quello che è il nostro talento.
Solo
che arrivati qua siamo nella nebbia, no? Arriviamo dal mondo
dell'unità nel mondo della dualità, e perdiamo facilmente la
bussola.
Uno
dei principali compiti dell'angelo è farci ricordare qual è lo
scopo della nostra vita e aiutarci a compierlo. Ci proteggono e
guidano proprio per questo, perché loro non si sono dimenticati
della nostra promessa. Anche le classiche coincidenze, il caso...
quello è proprio il giochino degli angeli, loro sono maestri nelle
coincidenze. Nel momento in cui noi incrociamo la strada che dobbiamo
fare, quello è il momento in cui l'angelo si manifesta con ciò che
chiamiamo caso, coincidenza, per farci capire che siamo vicini a
intraprendere la strada giusta.
Ci
sono gerarchie tra gli angeli?
Ci
sono libri interi sull'argomento. La kabbala è quella più
attendibile. Ti posso dire che, così come per gli uomini, ci sono
tanti tipi di angeli. Alcuni hanno energie minori, altri più grandi.
Angeli minori possono essere quelli che stanno vicino a noi, gli
angeli custodi; poi ci sono quelli che stanno a capo di grandi
progetti universali, gli angeli delle foreste, delle catene montuose,
quelli che devono promuovere la pace, fino ad arrivare ai più
grandi, gli angeli delle nazioni, dei pianeti, delle galassie...
Immaginati che energia enorme hanno questi ultimi.
Se
l'obiettivo tende sempre al bene, possiamo dunque dire che un feroce
dittatore semplicemente gli angeli non li ha mai ascoltati?
Tutti
quando nasciamo abbiamo l'angelo vicino. E le vibrazioni che hanno
loro sono di luce... Quando li ascolti, è perché ti avvicini alle
loro vibrazioni. Non per niente si possono percepire più facilmente
negli stati meditativi, dove alzi le tue vibrazioni a un livello più
vicino alle loro frequenze.
Poi,
come ripeto, esiste il libero arbitrio, se non li vuoi ascoltare non
li ascolti.
Ci
sono angeli qui, adesso?
Sì,
ci sono (sorride) ...